
Quando l’intestino si ribella tra mare, bibite fredde e piccoli imprevisti
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Il sole splende, il mare chiama… eppure il nostro intestino sembra non condividere l’entusiasmo. Perché in estate alcuni fastidi si fanno più frequenti? E come possiamo proteggere il nostro equilibrio, anche in viaggio e in famiglia?
Cambiano le abitudini, cambia anche il microbiota
In estate viviamo spesso con ritmi diversi: ci svegliamo più tardi, mangiamo fuori casa, viaggiamo, assaggiamo cucine nuove. Sono tutte esperienze meravigliose, ma anche piccoli scossoni per la nostra flora intestinale. È scientificamente dimostrato che cambi di dieta e routine possono alterare la composizione del microbiota — il complesso ecosistema di batteri che ci accompagna ogni giorno.
Risultato? Gonfiore, digestione rallentata, diarrea o stitichezza, pancia gonfia in spiaggia e senso di pesantezza che rovina le giornate.
Bibite ghiacciate e pasti irregolari: stress invisibili per l’intestino
Chi non si concede una granita al volo, un gelato dopo pranzo o una bibita con ghiaccio? In sé non sono un problema — ma quando si aggiungono a pasti più abbondanti, fuori orario e ricchi di grassi diventano un vero e proprio fattore di stress digestivo.
Il nostro apparato digerente è “programmato” per regolarità e varietà. In estate invece:
- Mangiamo tardi o in modo irregolare
- Assumiamo meno fibre
- Beviamo alcolici o bevande zuccherate
- Riduciamo l’attività fisica
Tutto questo può alterare la regolarità intestinale e favorire episodi di disbiosi.
Attenzione all’acqua: non sempre è amica dell’intestino
Anche l’acqua può essere un rischio nascosto: acqua potabile non filtrata, cubetti di ghiaccio con acque non sicure, oppure immersioni in acque marine o lacustri inquinate. In estate aumenta il rischio di contaminazioni batteriche, soprattutto nei bambini o nei soggetti più sensibili e molti episodi di disturbi intestinali — come diarrea, dolori addominali o nausea — sono legati a situazioni comuni:
- ingestione accidentale di acqua non controllata (al mare, in piscina o sotto la doccia);
- consumo di alimenti manipolati senza adeguate condizioni igieniche;
- contaminazione tramite superfici o mani sporche.
In queste circostanze, il rischio non deriva solo dalla presenza di agenti patogeni, ma anche da uno stress improvviso per il microbiota intestinale, che può alterare l’equilibrio digestivo e immunitario.
E per i più piccoli? Il loro intestino è ancora più fragile
L’intestino dei neonati e dei bambini è in fase di costruzione: è più sensibile agli squilibri e meno “corazzato” contro i batteri patogeni. Durante l’estate, piccole variazioni nell’alimentazione o nell’acqua assunta possono causare episodi di vomito, diarrea o disbiosi.
Non è un caso se molti pediatri consigliano un sostegno probiotico durante i viaggi, i cambi di stagione o dopo episodi intestinali.
La chiave? Continuità e prevenzione
Per chi già utilizza un probiotico, l’estate non è il momento per sospendere: anzi, è proprio ora che serve maggiore costanza. Continuare a supportare il proprio microbiota significa ridurre il rischio di disagi intestinali, anche quando si mangia fuori casa o si cambia routine.
Scegliere un prodotto ad alta concentrazione, con ceppi clinicamente studiati e una conservazione sicura anche in viaggio (grazie a contenitori termici), può fare la differenza.